I proventi delle multe a servizio della sicurezza: recuperati due motoveicoli, presto altri in azione

Pubblicato il 19 aprile 2022 • Comunicati

Il comando della polizia municipale utilizza parte dei proventi derivanti dalle multe per rimettere in funzione due moto.
«Le entrate che derivano dalle sanzioni al codice della circolazione servono anche ad implementare i controlli sul territorio e dunque per la sicurezza dei cittadini» - è quanto sostiene il sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli che ringrazia il comandante della polizia municipale  Maurizio Parisi che da quanto ha preso servizio al Comune di Bagheria ha eseguito una ricognizione dei mezzi in possesso dell'Ente presso il comando per renderli tutti funzionali e a servizio del cittadino per il controllo e la sicurezza del territorio.
«Al momento - ci spiega il comandante Parisi - sono stare rimesse in moto, tra sistemazione meccanica e attivazione dell'assicurazione, due moto Malaguti 160, stiamo verificando la possibilità di rimessa in moto per altri due motoveicoli e metteremo a servizio della collettività anche 4 bici elettriche». 
Come è noto il 50% dei proventi derivanti dalla sanzioni per il codice della strada devono essere destinati per legge
ad interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell’ente; in misura non inferiore a un quarto della quota al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale ed il restante: ad altre finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale, alla manutenzione delle strade di proprietà dell’Ente, incluse installazione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma e manutenzione delle barriere e sistemazione del manto stradale delle medesime strade, ad interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti, allo svolgimento, da parte degli organi di polizia locale, nelle scuole di ogni ordine e grado, di corsi didattici finalizzati all’educazione stradale, a misure di assistenza e di previdenza per il personale e ad interventi a favore della mobilità ciclistica.

Marina Mancini
ufficio stampa