SUL LUNGOMARE DI ASPRA APPRODA LA MOSTRA DI MARGHERITA AMABILE, GAETANO BARBAROTTO E CATERINA RAO “IMMENSAMENTE MARE”
Pubblicato il 2 agosto 2025 • News dalla Città
Riceviamo e pubblichiamo:
L’Arte contemporanea fra la gente
Nella seconda edizione del “Festival del Mare e del Gusto” appuntamento d’Arte sabato 2 agosto 2025 con l’inaugurazione alle 19:00 della mostra “Immensamente mare” quando il tramonto rende l’intera Costa d’oroancor più affascinante. Palcoscenico per i vibranti colori dell’evento è il pittoresco borgo di Aspra: le opere saranno allestite sul lungomare del Piano Stenditore.
Tre Artisti dalle radici siciliane - Margherita Amabile, Gaetano Barbarotto e Caterina Rao- e un unico tema: la profonda bellezza del mare, i suoi colori nascosti sotto il pelo dell’onda. La mostra, patrocinata dal Comune di Bagheria, è voluta e organizzata dal Presidente del Consiglio Comunale, Andrea Sciortino. All’inaugurazione, insieme a Sciortino,presenzieranno l’Assessore Regionale alle Attività Produttive On. Edmundo Tamajo e il primo Cittadino di Bagheria On. Filippo Maria Tripoli.
“Immensamente mare” arricchisce così il cartellone del Festival, nato con l’obiettivo di valorizzare le economie del mare attraverso un’offerta turistica sostenibile e autentica, celebrando l’identità culturale e gastronomica del territorio.Un’estate ricca di emozioni tra borghi marinari, jazz al calar del sole, degustazioni gourmet e tour naturalistici nella costa settentrionale siciliana con assaggi a base di pescato locale, vini autoctoni e dolci tradizionali.
Gaetano Barbarotto, l’Artista che ha ideato “Immensamente mare” presentandola lo scorso luglio allo Spazio eventi Bastione a Cefalù, è da anni particolarmente apprezzato oltre che per la bellezza delle opere anche perla tensione etica della propria arte. In occasione del primo vernissageilSindaco di CefalùDaniele Tumminellolo ha onorato del crest con lo stemma civico. La Curatrice, professoressa Rosalba Gallà, ha reso con poche e intense parole lo spirito dell’evento:“In un dialogo tra forme e simboli, la mostra invita a lasciarsi trasportare dalla corrente dell’arte, esplorando un mare che è al contempo allegro e profondo, leggero e ricco di significati”.
Il curatore di questa tripersonaleper l’edizione di Aspra, il critico Massimiliano Reggiani, ha espresso particolare soddisfazione per l’allestimento: “Finalmente si cerca la piena sintonia di linguaggio fra il pubblico e gli artisti. Le opere portano simbolicamente a terra lo splendore naturale delle profondità sommerse. Accostarsi alla loro bellezza attraverso l’arte è un passo decisivo per maturare un rispetto verso gli ecosistemi marini che sono molto più fragili di quanto siamo abituati a pensare”.
Attraverso le parole del Critico andiamo a conoscere le diverse sensibilità degli autori di “Immensamente mare”:
L’uso del colore e della forma nei dipinti di Gaetano Barbarotto allude all’acqua e ai pesci che la abitano ma non descrivevisivamente né l’una né gli altri. I suoi animali guizzanti esprimono il movimento muscolare o il placido galleggiamento, sono volumi astratti che giocano con la gravità. Abbiamo sensazioni di leggerezza, di abbandono nelle correnti o di compatta contrapposizione alla forza invisibile della marea. Il blu prevalente, che in altre tele si trasforma in un cangiare scarlatto senza peraltro evocare il sangue della mattanza, è acqua per come riceve ed espande la luce. La bravura tecnica dell’artista palermitano sta proprio nel rendere evidente il faticoso filtrare dei raggi di sole nel buio assoluto delle profondità. La luce proviene, giustamente, dall’alto: si bagna e si disperde in un velo di chiarore che veste i corpi ma non proietta ombre. È luce scultorea che scava ricavando dalla materia l’epifania d’una bellezza nascosta.
Margherita Amabile dàuna lettura più concettuale del tema. Le sue tele hanno un’imprimitura di gesso, materiale naturalmente luminoso ma anche capace di assorbire, di bere il pigmento e diffonderlo nel reticolo cristallino del proprio corpo fisico. Ciò che l’osservatore vede non è la rappresentazione di un mondo sommerso bensì la sua traccia liquida che impregna e si diffonde sotto la superficie, come un acquerello. Questa tecnica esprime con naturalezza l’impalpabile vastità del mondo subacqueo dove le distanze sembrano annullarsi e tutto appare, svanisce e - inafferrabile - sfugge e si confonde. Poi, con premurosa precisione, l’artista pone sul mondo acqueo la materiale consistenza della vita animale. I corpi appartengono ad un altro piano narrativo, sono figli vividi e lucenti dell’esperienza. Il pesce appartiene all’acqua ma il ricordo che lo genera proviene da un’esperienza tattile, precisa e consapevole. L’emozione del mare ci dona con un gesto la concretezza immediata di chi lo ha abitato.
Caterina Rao, infine, pensa al mare come uno scrigno da contemplare dove l’osservatore può abbandonarsi, sentendosi cullato. L’artista non racconta o simula l’esperienza diretta, tralascia volutamente il dondolio dell’onda e la ruvidezza dello scoglio. Parte da un dato reale, uno sguardo rubato alla magia del fondale e lo trasforma in una fantasmagoria di forme e colori. Questi elementi, solo in apparenza sembrano liberamente disposti sulla tela candida e luminosa. Hanno invece una logica stringente, scientifica: sono proiezioni di livree, elementi strutturali e contorni dettagliati di organismi marini. E’ il nostro cervello che improvvisamente ne comprende l’origine, la ragione: un procedimento mentale quasi automatico ricostruisce la pienezza della scena, riconduce ogni elemento alla morfologia di un vivente, ai grandi occhi, alle agili pinne, alla geometria flessibile delle piccole squame, alla radialità dei gusci di mollusco, alla molle leggerezza delle alghe e delle piante assorte in un passo di danza.
SCHEDA TECNICA: NOTE BIOGRAFICHE DEGLI ARTISTI DI “IMMENSAMENTE MARE”
Margherita Amabile, nata a Castellamare del Golfo nel 1961, studia presso l’Istituto d’Arte di Cefalù e l’Accademia Di Belle Arti di Palermo. Affianca, alla sua attività, la professione di docente di Discipline pittoriche presso il Liceo Artistico M. D’Aleo di Monreale. Nel corso della sua carriera artistica partecipa a diverse mostre personali e collettive in tutta Europa, dalla Sicilia fino a Roma, Vienna e Parigi. Tra le ultime, la personale “Anima” del 2022 presso la Sala del Cinquecento, Palazzo Municipale, Castellamare del Golfo (Tp), la collettiva “Spiragli dell’anima” del 2023 a Palazzo Trabia - Museo delle Ceramiche, Santo Stefano di Camastra (Me), “Le Cinque Generazioni” del 2023 presso l’Albergo delle Povere e, nel 2024, la Collettiva Percorsi d’arte contemporanea “Terra”, presso l’Albergo delle Povere.
Gaetano Barbarotto in arte GABA, nasce a Palermo nel 1957 e sin da piccolo manifesta passione per l’arte del disegno e della pittura, intraprendendone poi lo studio fino al Diploma presso le Belle Arti di Palermo, conseguito nel 1978; negli stessi anni frequenta lo studio dell’artista Guido Quadrio (1938-2006), pittore molto attento sia allo studio della figura che alla politezza del tratto; con questa formazione di bottega, il “giovane pittore” si perfeziona nello stile ed è subito chiamato per partecipare a diverse mostre e rassegne d’arte nella città di Palermo. Negli anni Ottanta Barbarotto si trasferisce a Milano e prosegue la propria affermazione artistica inserendosi nel mondo di Brera, dove conosce altri Maestri tra cui Giuseppe Migneco, Ernesto Treccani, Mario Bardi e Enzo Migneco (Togo). Nel 2019 torna a Palermo e partecipa a rassegne, tra cui la Biennale internazionale d’arte contemporanea del sacro - BIAS 2020, e a tanti altri importanti eventi artistici. Le sue opere si trovano presso collezioni private e musei.
Caterina Rao, nata a Palermo, vive ed opera nella stessa città. Dopo aver conseguito il Diploma di maturità d’arte applicata presso l’Istituto Statale d’Arte, si laurea in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo nel 1991. Consegue l’Attestato del corso biennale regionale di Figurinista - Modellista presso il CEFOP e frequenta per tre anni la Facoltà di Architettura di Palermo. Da tanti anni affianca alla sua attività di pittrice e decoratrice quella di creatrice di monili, di fotografa e di speaker televisiva. Ha partecipato a un considerevole numero di collettive di pittura, tra le quali “Premio Fimis 92”, Isola delle Femmine, dove le è stato assegnato il premio “Fimis Giovane”, e “Rosalia la più bella” dedicata alla Santa protettrice di Palermo. Inoltre ha realizzato il ritratto di Papa Francesco per la mostra “L’Arte nella Misericordia".