(video interviste) UCRAINA: Bagheria in soccorso dei profughi. On line un form per proporsi per l'accoglienza

Pubblicato il 11 marzo 2022 • Comunicati

Un incontro diventato subito operativo quello che si è svolto a villa Butera, stamani, per organizzare la macchina degli aiuti ed in particolar modo la possibile accoglienza di profughi ucraini che raggiungeranno anche Bagheria dai territori di guerra. 
L’amministrazione comunale guidata da Filippo Maria Tripoli, per il tramite dell'assessorato alle Politiche sociali e della Famiglia retto da Emanuele Tornatore,  insieme al Servizio Sociale e professionale e al Centro affidi del polo Infanzia del distretto sociosanitario 39 hanno organizzato l'incontro cui hanno partecipato diversi rappresentanti di associazioni del Terzo settore, il centro Frates Bagheria, gli psicologi del Centro affidi, la Croce rossa italiana, la psicologa e mediatrice del polo per l'infanzia, i Lions di Bagheria, la Caritas cittadina, gli Scout, semplici cittadini che si offriranno come mediatori linguistici ed anche un azienda dedita all'ospitalità pronta ad offrire dei posti di lavoro temporanei.  Presente  il direttore dell'Asp distretto 39 di Bagheria, Gianfranco Licciardi.
L'amministrazione comunale ha messo a disposizione sul proprio sito web un form on line per offrire la propria candidatura per l'accoglienza che sarà raggiungibile dal seguente link: https://forms.gle/JnrwHBzg7RcY288Q9
«Sin da quando si è saputo che anche da noi sarebbero arrivati dei profughi ci siamo attivati per capire in che modo arrivare organizzati» - spiega l'assessore Tornatore - «la confusione è tanta, le notizie frammentate, non sappiamo ancora quanti verranno, c'è preoccupazione ma anche tanto desiderio di aiutare». 

«Quello che deve essere chiaro è che non sarà facile, stiamo parlando di nuclei familiari fuggiti da una guerra, spesso mamme con bambini o con anziani e disabili. Chi offrirà una mano deve capire che non si tratta di adottare bambini o di poter offrire aiuto solo a minori, non sappiamo ancora chi, quanti e se arriveranno a Bagheria, ma occorre essere pronti» conclude l'assessore.
L'amministrazione comunale è in stretto contatto con la Prefettura di Palermo, le Caritas, tra loro  sono in contatto, coordinati anche dal presidente della Regione come commissario per questa emergenza che farà da trade union per un modello da applicare per gestire l'accoglienza momentanea. 

«Non sappiamo quale sarà il contingente che arriverà dalla provincia di Palermo» - riferisce Tornatore - «intanto abbiamo organizzato il form per avere un unico elenco di famiglie e strutture che vogliano offrire la loro accoglienza per coordinarci insieme in attesa di nuove istruzioni da parte del commissario».
Delle problematiche sanitarie e della loro gestione ha parlato il direttore dell'Asp Gianfranco Licciardi: «chi viene in aereo ha già fatto un tampone» dice Licciardi  si dovrà infatti affrontare anche l'aspetto dell'altra emergenza legata al covid.
«Intanto il ministro ha già emanato delle direttive tramite le prefetture»
-  riferisce il dirigente - «distribuite a livello capillare, assegnando ad ogni cittadino  che proviene dal territorio dell'ucraina (non per nazionalità ma per provenienza) lo status di profugo. E' stato già attivato un codice, il codice SPP, necessario per l'iscrizione alla anagrafe sanitarie e quindi presupposto per ottenere le prestazioni sanitarie ed anche il green pass. Mentre per i minori è già disponibile il Dpcm del 2017 per l'assistenza sanitaria senza passare da altra tipologia normativa». 
A supporto della task force lavorerà anche un mediatore culturale, il dottor Alessandro Cuccia. 
In merito al vitto o altre necessità (abbigliamento, e altro) si potranno prendere accordi con il Comune di Bagheria.
Per qualsiasi informazione e per organizzare una sinergia tra associazioni del territorio che vogliano mettersi a disposizione è stata attivata apposita mail: aiuti.ucraina@comune.bagheria.pa.it
Sul sito web del Comune disponibili le interviste. 

Marina Mancini
ufficio stampa