Relazione annuale del sindaco: I lavori Pubblici settore portante delle attività di un Comune
Pubblicato il 16 novembre 2016 • Comunicati
Torniamo al resoconto della relazione del sindaco e ci soffermiamo sulle attività della direzione VIII Lavori Pubblici retta dal responsabile apicale Rino Lisuzzo. Questo settore è sicuramente uno dei più complicati di tutti l’Ente si occupa di servizi inerenti la gestione, manutenzione, ripristino di suolo e sottosuolo del territorio comunale; è competente per servizi cimiteriali, del verde urbano e della raccolta e gestione dei rifiuti, del settore idrico solo per citare alcune delle attività che hanno più impatto sulla città-
La gestione dei rifiuti è stata una sin dall'inizio del mandato di questa amministrazione una questione calda da affrontare. La vicenda Co.IN.R.E.S. è nota a molti ma è legittimo fare un breve excursus.
Tale modello di gestione rifiuti appare immediatamente disfunzionale all’amministrazione che tenta di effettuare tutte le azioni correttive per poter porre rimedio sin dal proprio insediamento.
Quasi immediatamente si riscontrano delle criticità in ordine alla gestione che evidenziano un debito complessivo presunto di circa € 27.000.000,00 a carico pro quota del Comune di Bagheria.
Una gestione disfunzionale con continue assunzioni di personale senza alcuna pianificazione e senza effettiva necessità, nessuna programmazione per investimenti né spesa per impianti ed attrezzature. A causa delle vicende anche penali che coinvolgono il Co.IN.R.E.S, nel 2013, il Presidente della Regione emette l’ordinanza 8/RIF ai sensi dell’art. 191 del D.Lgs 152/2006, con la quale sostanzialmente viene demandata la garanzia della continuità del servizio a Commissari Straordinari di nomina regionale che agiscono in nome e per conto dei comuni consorziati. Per questo e altri motivi che si sono protratti negli ann dal 2001 al 2015, e vista l’emergenza, viene proposta al Consiglio Comunale ad aprile 2015 una delibera con la quale si dichiara cessata la gestione straordinaria da parte dei commissari regionali e si da mandato al Sindaco di provvedere all’affidamento del servizio a ditta privata.
Con ordinanza sindacale, dopo una selezione urgente tra cinque ditte appartenenti ad una white list proposta dalla Prefettura in grado di gestire il servizio per il comune di Bagheria, viene individuata la Tech servizi s.r.l quale contraente per la gestione del servizio. La procedura, che sostanzialmente ricade tra quelle previste dalla Legge Regionale 9/2010, mostra immediatamente come detta Legge sia poco chiara in materia di trasferimento del personale ai nuovi gestori, ciò nonostante viene avviato il transito seppur a scaglioni e finalmente vengono ripristinate le condizioni di decoro in città.
L’affidamento a Tech servizi s.r.l., consente una prima riduzione di spesa per il servizio rifiuti e l’avvio di una forma base di raccolta differenziata (tre postazioni di prossimità e raccolta su circuito commerciale), ma nell’ottica di una migliore ottimizzazione dei costi viene assunta la decisione di non proseguire alla scadenza dei sei mesi contrattualizzati e si passa ad una gestione diretta da parte dell’ente.Viene dunque richiesto, per mere esigenze funzionali, il comando del personale Co.In.R.E.S. al comune di Bagheria.
Con l’accordo di comando si pongono le basi per la risoluzione delle criticità riscontrate in merito alla gestione del personale, infatti questo prevede che il personale sia sottoposto al comune di Bagheria.Ciò consente anche una diminuzione del costo del servizio del 10%.
Il piano intervento dell’ARO (ambito di raccolta ottimale) approvato dal consiglio comunale consente l'acquisto di nuovi mezzi di raccolta, evitando costi per il ricorso a noli.
Inizia anche una collaborazione con la COMIECO, per la raccolta di carta e cartone e il comune riceve un finanziamento di 150.000 euro per l’acquisto di mastelli da 50 litri, contenitori carrellati da 240 e 360 litri, e contenitori alveolari.
Altra importante azione della direzione: un censimento è stato fatto per individuare i siti contenenti amianto ed è stato redatto un progetto per la bonifica di questi siti che risultano essere 11.
Anche il servizio idrico è passato sotto la gestione comunale e anche in questo caso è necessario fare un excursus per comprendere la decisione.
Con Decreto del Presidente della Regione Sicilia della Regione n. 114 del16/05/2000 individua gli Ambiti Territoriali Ottimali per la gestione delle risorse idriche, tra cui l’ATO 1 Palermo, costituito poi (1 luglio 2002) mediante stipula della convenzione di cooperazione tra i Comuni ricadenti nella Provincia di Palermo e la Provincia Regionale di Palermo.
In data 14 giugno 2007 viene sottoscritta la Convenzione di Gestione tra l’ATO1-PA e la società Acque Potabili Siciliane S.p.A. per regolare, tra l’altro, i rapporti tra gli enti locali appartenenti all’ATO 1 Palermo e il Gestore del Servizio idrico.
Ma nel 2013 l'A.P.S. viene dichiarata fallita dal tribunale di Palermo.
Tra le occasioni perdute dalla gestione APS deve annoverarsi inoltre il finanziamento inerente il progetto di sostituzione rete idrica o vetusta e/o in cattivo stato interventi POT n.003-036-136, per un importo di circa 9.000.000 di euro e che avrebbe consentito la sostituzione della quasi totalità della rete idrica nel centro storico ed il miglioramento della distribuzione mediante la realizzazione di nuovi tratti di rete. Va segnalato che l’attuale amministrazione ha iniziato una interlocuzione con gli uffici del Dipartimento regionale interessato, l’ATO 1 Palermo e la curatela fallimentare per recuperare questo progetto.
In tutto questo periodo l’assenza di massivi interventi di manutenzione alle reti idriche e fognarie ed all’impianto di depurazione, portano la città a vivere una costante e crescente emergenza idrica che sconfina in alcuni casi nella emergenza igienico sanitaria.
La gestione del servizio viene presa in carico, in forma transitoria ed emergenziale, dalla competente Autorità d’Ambito - ATO 1 Palermo,e a febbraio 2015 il consiglio comunale delibera di autorizzare Ato 1 ad affidare la gestione del servizio idrico ad Amap.
L’affidamento ad AMAP si rivela quasi immediatamente non conforme alla buona conduzione del servizio idrico integrato cittadino, infatti, a fronte del contributo straordinario erogato dalla regione siciliana, non vengono eseguiti quegli interventi che necessitano alla rete idrica e fognaria e, dopo alcuni solleciti, avendo causato non poco disagio all'utenza, l'Amministrazione Comunale è costretta ad agire in surroga. I disservizi rilevati nella fattispecie sono problemi legati alla mancata erogazione idrica in alcune zone della città, con disservizi che talvolta si protraggono per diverse settimane e si rilevano diversi problemi legati alla conduzione dell'impianto di depurazione, che causano non pochi disagi alla frazione marinara di Aspra, oltre ad essere fonte di potenziale danno ambientale.
Dato il perdurare della situazione, l’Amministrazione diffida con diverse note l’AMAP S.p.a. e
comunica la volontà di recedere dall’affidamento temporaneo ed emergenziale ed in data 17
settembre 2015 cessa ogni rapporto con la stessa.
La gestione viene presa in carico dal comune di Bagheria in forma diretta, in economia.
Sotto la direzione VIII vengono trasferiti quei dipendenti comunali che già avevano prestato servizio per la gestione idrica, quando questa era gestita dal comune.
Viene avviato immediatamente un settaggio delle valvole che rivela parecchie criticità e/o perdite di rete, tant'è che da settembre a dicembre 2015, vengono effettuati più di 200 interventi di
manutenzioni sulle reti idriche e fognarie cittadine che consentono, per la parte idrica, un più
efficiente utilizzo della risorsa e, per la parte fognaria, la risoluzione di alcune criticità quali
allagamenti ricorrenti in alcune zone della città.
Il servizio di manutenzione del depuratore viene affidato ad una ditta privata,e vengono effettuati alcuni interventi di manutenzione sull’impianto e sulla stazione di sollevamento di Aspra.
Per quanto riguarda la manutenzione degli immobili comunali ed in particolar modo l'edilizia scolastica, nel primo anno di mandato si è dato priorità alle scuole.
Si sono trovati in itinere dal 2013 e, a volte quasi definanziati, otto progetti a valere sul PONFESR Asse II, relativi alla riqualificazione in relazione al risparmio energetico, alla messa a norma degli impianti, al miglioramento dell’attrattività e dell’accessibilità e promozione delle attività sportive/artistiche e ricreative nella maggior parte dei casi .
Con interventi urgenti si sono potuti realizzare i progetti delle scuole Cirincione, Carducci, Ciro Scianna, Pirandello-Guttuso, Buttitta, Civello,mentre per la E. Loi-Gramsci e Bagnera i progetti sono stati definanziati.
Nel corso del 2016, sono continuate le operazioni di verifica dei solai presso gli edifici scolastici cittadini.
Tre progetti, sono stati predisposti a valere sul piano triennale dell’edilizia scolastica, relativi alle opere di manutenzione e miglioramento dei plessi Bagnera, Guttuso (primaria e materna) e Civello per circa 1.900.000 euro.
Per quanto riguarda la manutenzione di marciapiedi e strade l’assenza quasi completa di manutenzione, ha comportato un progressivo deterioramento dei solidi viari e tale evenienza, soprattutto nelle vie con maggiore flusso di traffico, ha contribuito certamente ad un aumento degli incidenti con danni a cose o persone e le conseguenti richieste di risarcimento.
Ad agosto 2014, l’Amministrazione perviene alla decisione di intraprendere un’azione di monitoraggio del territorio comunale relativamente a diversi aspetti, tra cui la condizione del manto stradale, delle caditoie stradali e dei marciapiedi.
Il servizio manutenzione Opere Pubbliche e logistica interviene in emergenza mappando e fotografando le buche e attivando soluzioni tampone, ma non è dotato di quelle attrezzature o macchinari che consentono l’esecuzione di alcuni interventi di rifacimento totale del manto stradale o di interi tratti di marciapiede.
Viene disposto l’affidamento a ditta privata degli interventi di manutenzione necessari per circa 80.000 euro, con procedura ad evidenza pubblica, e vengono ripristinate totalmente via Angiò (tratto a valle di via L. Giordano), via Litterio, via del Cavaliere, via De Gasperi e via Don Basco (Aspra). Viene ripristinato il marciapiedi prospiciente villa Aragona Cutò e si eseguono altri interventi di manutenzione con rappezzi.
Nell'ultimo anno diversi sono stati gli interventi nelle srtade ad alta densità di traffico, nel dicembre 2015 viene disposta una gara ad evidenza pubblica, per un importo di circa 200.000 euro, per la manutenzione di via Ignazio Lanza di Trabia dalla Torre di Palazzo Butera alla via San Cosimo, via Città di Palermo da via Ignazio Lanza di Trabia a via Carà, via Quattrociocchi,via Ignazio Lanza di Trabia da via Città di Palermo alla via Capitano Basile e la via della Libertà lato Monte.
Inoltre nel corso del 2015, si è deciso, per una maggiore efficienza e reattività, di internalizzare il servizio di manutenzione della pubblica illuminazione con l’utilizzo delle risorse umane e strumentali del servizio manutenzione OOPP.
SI è provveduto quindi alla riparazione di alcuni quadri elettrici ed alla sostituzione di diversi corpi illuminanti, con corpi illuminanti a LED. Sono in fase di installazione 100 nuovi corpi illuminanti da 100/105 watt che certamente contribuiranno a diminuire i consumi su diversi tratti di illuminazione pubblica presenti in città. Nel contempo si è realizzato uno studio di tutte le criticità per approntare le risorse necessarie alla loro risoluzione.
La gestione dei servizi cimiteriali è anch'esso sotto la direzione VIII ,LL.PP..
La situazione cimiteriale ereditata, è nota a tutti, con indagini che su segnalazione delle procure di Palermo e Termini Imerese che sono finite sui tg nazionali.
Il cimitero versava in una situazione igienico-sanitaria critica dovuta a : Penuria di loculi cui dare degna sepoltura ai defunti;totale assenza di programmazione sugli interventi da realizzare; assenza nel rispetto delle norme per effettuare le estumulazioni ordinarie e straordinarie; non congruità del dislocamento dell'ufficio servizi cimiteriali presso la sede del cimitero comunale.
Per prima cosa l'amministrazione si è attivata a spostare gli uffici amministrativi cimiteriali nelle sede dei LL.PP., perché da un verifica contabile si è riscontrata un'anomalia relativa al fatto che a fronte di un decesso medio annuo di 500 defunti si erano registrate nelle annualità passate entrate per le casse comunali notevolmente ed incredibilmente troppo basse. Ma lo stesso giorno della richiesta di trasferimento dell'ufficio, si è verificato un incendio di natura dolosa, che ha distrutto tutto l'archivio, impedendo così anche di conoscere il posizionamento delle salme.
Si è programmato l'implementazione dei loculi anche prefabbricati.
Contemporaneamente si sono progettati ed eseguiti dei loculi ossari al fine di riservare alle salme estumulate la sepoltura cui necessitano.
Nell'anno 2015/16 al fine di non incorrere in una nuova emergenza loculi si è provveduto a bandire la gara per l'acquisto e posizionamento di 300 loculi e si è predisposto una variante planimetrica per la realizzazione di ulteriori 600 loculi. Si è proceduto anche all'individuazione dei campi di inumazione.
Tali campi si sono resi necessari perché spesso, a seguito delle operazioni di estumulazione, le salme non avevano compiuto il procedimento che in termini tecnici si chiama "mineralizzazione" e dunque al fine di completarne il percorso si rende necessario deporle sotto terra.
E' anomalo verificare che prima di questa amministrazione processi naturali come questo non fossero ravvisati e dunque non si fosse neppure pensato ai campi di inumazione.
Si è programmato un calendario, concordato con l'ASP, e previo avviso alle famiglie delle operazioni di estumulazione.
Ed ancora revoca ed accertamento dei loculi occupati sine titulo , pulizia degli spazi cimiteriali verdi, stoccaggio temporaneo dei residui delle estumulazioni in ottemperanza alle norme di cui al Decreto di Polizia Mortuaria e posizionamento nelle cassette ossario dei resti delle salme.
Una direttiva prevede che il responsabile dell’ufficio servizi cimiteriali debba richiedere alle agenzie funebri la certificazione antimafia per svolgere il lavoro presso il cimitero comunale.
Queste iniziative che rappresentano uno stravolgimento nella gestione dei servizi cimiteriali ante 2014 si sono rese necessarie ed indispensabili al fine di arginare i fenomeni oggetto delle indagini della magistratura e al fine di garantire condizioni di maggiore regolarità ed efficienza del servizio.
“Non è un settore facile quello dei lavori e servizi pubblici, complicato da gestire ma fondamentale per il benessere della comunità” – sottolineano il sindaco Patrizio Cinque e l’assessore ai Lavori Pubblici Fabio Atanasio – “ per questo motivo intendiamo ringraziare tutti i dipendenti che lavorano nella direzione e il loro apicale Rino Lisuzzo”.
Un approfondimento a parte merita il settore della Programmazione che tratteremo con altro articolo.
Marina Mancini
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