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"La Memoria e il Debito – Linate, 8 ottobre 2001": Emozioni e riflessioni a Bagheria per il docufilm che riaccende i riflettori sulla tragedia

Pubblicato il 13 novembre 2025 • Comunicati , Cultura

La memoria poteva essere la 119ª vittima del tragico incidente aereo di quel triste 8 ottobre 2001, ma con l'opera di Francesca La Mantia e Massimiliano Napoli i riflettori e il ricordo su quella immane tragedia si sono riaccesi, e la 119ª vittima è stata semmai la sicurezza, che sicuramente era deficitaria.

Si è tenuta ieri, presso il Cinema Excelsior di Bagheria, l'anteprima siciliana, dopo quella di Milano, del documentario “La Memoria e il Debito – Linate, 8 ottobre 2001”, scritto e diretto da Francesca La Mantia e Massimiliano Napoli e prodotto da Piero De Vecchi per DenebMedia.

La proiezione, riservata a giornalisti e autorità, ha visto la partecipazione, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, del vicesindaco Daniele Vella, a testimonianza dell'importanza che la città attribuisce al mantenimento della memoria storica e all'impegno per la sicurezza.

Il docufilm restituisce un racconto intenso e necessario su uno dei più gravi disastri dell’aviazione civile europea. Attraverso testimonianze dirette, materiali d’archivio e immagini esclusive delle indagini, il documentario ricostruisce in modo dettagliato le circostanze dell’incidente in cui persero la vita 118 persone. L'opera è un profondo atto di giustizia emotiva, ridando “voce e dignità alle vittime e ai loro familiari”, ma anche all’unico superstite, Pasquale Padovano attraverso la figlia. Un tema che, a oltre vent’anni di distanza, continua a rappresentare una ferita aperta nella memoria collettiva del Paese.

La sciagura dell’8 ottobre 2001 è spesso ricordata in modo confuso, con alcune narrazioni che attribuiscono la causa alla nebbia o, in un contesto globale segnato dall’11 settembre, addirittura a un attentato. Il documentario di La Mantia e Napoli opera un fondamentale lavoro di chiarezza, sfatando i miti e ricostruendo una verità storica che non è mai stata completamente affrontata, puntando il dito sulle carenze del sistema sicurezza che furono la vera concausa del disastro, sul modello del lavoro di inchiesta giornalistico.

Il film tesse il filo di un racconto che vuole restituire alla memoria le vere cause e il lungo e complesso percorso giudiziario che ha portato a una giustizia definita "incompleta" per le famiglie. Affronta inoltre il delicato e fondamentale tema dell'elaborazione del lutto, saldando, anche solo in minima parte, il debito che la società civile ha nei confronti di quelle centodiciotto persone, i cui nomi e le cui storie non devono cadere nell'oblio. Storie che hanno avuto altri lutti, legati a suicidi di alcuni familiari delle vittime.

Al termine della visione, la giornalista Lidia Tilotta ha moderato un toccante dibattito con i due autori, permettendo al pubblico di Bagheria di approfondire le tematiche legate alla ricerca, alla scrittura e all'impatto emotivo di un progetto così significativo. La regista, la bagherese Francesca La Mantia, già autrice per il ventennale del libro “Non è colpa della nebbia: la tragedia di Linate narrata ai ragazzi” (Gribaudo Feltrinelli), ha confermato l'urgenza di raccontare questa storia per le nuove generazioni, affinché il sacrificio di quelle vittime dia il via a un profondo e costante cambiamento nel modo di viaggiare in sicurezza, tesi sostenuta da Napoli anche. Il docufilm è stato realizzato in collaborazione con Bravagente Sound Agency, Filmservice, Video Elf, Torrevado studio e con il contributo di numerosi sostenitori privati e associazioni.

Marina Mancini
Ufficio stampa