La Consulta Giovanile di Bagheria organizza un’assemblea cittadina sul tema: “Fermiamo il crack, difendiamo la nostra comunità”.
L’iniziativa che gode del patrocinio del comune di Bagheria, si svolgerà presso il teatro di villa Butera mercoledì dalle ore 17:30. All’assemblea, cui sarà presente il sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli, sono invitate le forze dell’ordine, le scuole, le parrocchie, le associazioni attive sul territorio e tutti i cittadini bagheresi. La Consulta Giovanile intende riportare al centro del dibattito cittadino il preoccupante aumento del consumo e dello spaccio di crack nel territorio bagherese.
L’iniziativa che gode del patrocinio del comune di Bagheria, si svolgerà presso il teatro di villa Butera mercoledì dalle ore 17:30. All’assemblea, cui sarà presente il sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli, sono invitate le forze dell’ordine, le scuole, le parrocchie, le associazioni attive sul territorio e tutti i cittadini bagheresi. La Consulta Giovanile intende riportare al centro del dibattito cittadino il preoccupante aumento del consumo e dello spaccio di crack nel territorio bagherese.
«Era il 2019 quando per la prima volta denunciammo il ritrovamento, durante un nostro intervento di riqualificazione a piazza Butera, di una “bottiglietta” per fumare il crack» dichiara il presidente della Consulta Giovanile Federico Guzzo. «Fino a quel momento avevamo solo sentito parlare di crack tra i giovani bagheresi come noi, ma quella volta capimmo che non si trattava solo di parole, a Bagheria il consumo era diventato reale e anche molto preoccupante» continua Guzzo.
L’amministrazione, insieme alle forze dell’ordine, anche con la collaborazione della Consulta Giovanile, ha dato vita al progetto “Non è roba per te”, finanziato dalla prefettura, proprio contro la diffusione ed il consumo di crack.
L’assemblea cittadina ha lo scopo di proseguire un percorso insieme a tutti i cittadini che metta al centro la “cura” come soluzione: cura e presenza sul territorio, cura di una generazione che percepisce di avere poche prospettive, cura della comunità.
