Bagheria Città che legge: mercoledì 18 maggio si presenta "Tre minuti a mezzanotte" di Maria Mezzatesta

Pubblicato il 17 maggio 2022 • Comunicati

E' il libro di Maria Mezzatesta "Tre minuti a mezzanotte" edizioni Santelli, il primo ad essere presentato nell'ambito della nuova edizione della rassegna "Bagheria Città che legge: I mercoledì della lettura". 
Domani, mercoledì 18 maggio, alle ore 17.00, presso il teatro di villa Butera a dialogare con l'autrice, dopo i saluti istituzionali dell'assessore alla Cultura, Daniele Vella, la poetessa e scrittrice Teresa Riccobono. Le letture saranno curate da Jana Carcara, poetessa.
A coordinare l'incontro letterario il professor Giuseppe La Spina, docente della facoltà di Ingegneria di Palermo

Romanzo corale di genere triller/fantascientifico dalle forti influenze ecologiste, "Tre minuti a mezzanotte" è ambientato in un presente alternativo.La storia segue due macro trame (una ambientata sulla Terra ai giorni nostri, l’altra su un pianeta alieno di nome Blu Noor ad anni luce di distanza da noi).Entrambi i pianeti vengono contattati da una razza aliena di gran lunga più sviluppata (gli “extra” non sono né terrestri né blunoriani). Gli alieni sembrano pacifici ma, prima di instaurare una qualsiasi collaborazione, domandano se la razza senziente, predominante vuole entrare in contatto con loro, quale è la situazione ecologica e se gli abitanti possiedono una qualche forma di elevazione spirituale. Questo perché una civiltà non può sopravvivere a lungo se non è capace di prendersi cura del pianeta che la ospita.

Le due macro trame dunque scorrono parallele (si alternano 2/3 capitoli per parte), ma in modo opposto: mentre sulla Terra ci sono molteplici fazioni in gioco che si contendono le tecnologie aliene per scopi principalmente economici e faticano a trovare un accordo (con tanto di omicidi, tentati omicidi e inganni che richiamano il genere triller), su Blu Noor (nonostante i dubbi giustificati) si giunge ad un consenso globale riguardo ad accettare l’aiuto alieno. Anche su Blu Noor ci sono dei dissidi, che in qualche occasione rischiano di sfociare nella violenza (anche qui vi è un richiamo al triller) ma alla fine il buon senso e lo spirito democratico ha la meglio, dimostrando l’elevazione spirituale dei blunoriani.

Un discorso analogo va fatto per quanto riguarda le condizioni del pianeta: sulla Terra la situazione ecologica è tragica, su Blu Noor invece sono stati accorti e hanno vissuto in comunione con la natura (in passato le guerre hanno rischiato di distruggere il mondo, ma sono riusciti a superare quella fase di barbarie e stanno risolvendo l’ultimo conflitto ancora in atto con le terre Rosse, popolate da gente incivile e misogina).

Entrambe le civiltà sono prossime alla fine (in un orologio ipotetico di ventiquattr’ore, dove la prima ora corrisponde alla nascita della civiltà e l’ultima alla sua morte, a entrambi i pianeti mancano “tre minuti a mezzanotte”). I terrestri sono la causa del proprio male, mentre i blunoriani sono vittime della normale evoluzione dei corpi celesti (il loro sole sta morendo).

 Dopo aver conosciuto sia i terrestri, sia i blunoriani, gli alieni scelgono di aiutare i secondi e di dare una mano ai primi solo se si mostreranno disposti a cambiare atteggiamento. Quindi, mentre il finale per i blunoriani è netto e positivo (gli alieni li aiutano a costruire una barriera che proteggerà il pianeta dalle tempeste solari nocive finché non si potranno spostare in un nuovo sistema solare),

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ufficio stampa