Festa di San Giuseppe: “Ciauru ri astrattu” si rievoca un’antica tradizione

Pubblicato il 29 luglio 2014 • Comunicati

Tra le diverse manifestazioni che arrichiranno il programma della festa di San Giuseppe, tre cittadine bagheresi: Patrizia Aiello, Mariarosa Mantini e Giusy Filì hanno voluto far dono al Città di una loro idea di spettacolo, rievocando un’antica tradizione popolare siciliana: la preparazione dell’ “astrattu ri pumaruoru” quando le vie e le piazze di Bagheria si coloravano di rosso, riempendosi di tavole in legno dette “maidde” sulle quali veniva steso ad essiccare il succo di pomodoro.

La manifestazione, che si svolgerà il prossimo lunedì 4 agosto, a partire dalle 7.30, in via Palagonia, in prossimità della nota villa Palagonia, con la sistemazione delle “maidde”, metterà in scena attraverso immagini, musiche ed utensili della tradizione contadina l’atmosfera dei tempi in cui si faceva l’estratto di pomodoro.

Dalle 9.00 alle 18.00 verrà eseguita, come da tradizione, la preparazione dell’estratto. La procedura prevede la stesura della polpa di pomodoro sui tavoli di legno, la salatura e l’essicazione al sole con la tradizionale e frequente “arriminata” con le mani che girano il pomodoro.

Alle 18.00 si procederà con la raccolta del preparato nello “scanaturi” e prima della degustazione enogastronomica che si svolgerà alle 20.00 i visitatori potranno godere di uno spettacolo folkloristico di musiche e canti.

A far rivivere ai Bagheresi i tempi dell’”astrattu” le performance di Giusy Filì e Alfredo Bellina in uno spettacolo di musiche antiche.

Dorotea Bagnasco, ristoratrice che ha dedicato la maggior parte della sua vita alla cucina tradizionale, immergerà i visitatori nei gusti e sapori del tempo passato, mettendo a disposizione la sua esperienza culinaria mediante la preparazione di antichi piatti a base di pomodoro.

Ma la tradizione si sposerà anche con i gusti moderni grazie alla collaborazione dello chef Tony Lo Coco, proprietario del ristorante “I Pupi” che proporrà piatti da lui rivisitati.

E dove c’è buon cibo non può mancare il buon vino: Giovanni Aiello esperto enologo locale selezionerà i vini della cantina Firriato e della grande distribuzione Vini e Design che arricchiranno il percorso enogastronomico, un vino più "sbrioso" verrà proposto dalla cantina "Azienda agricola Costantino".

A dare un respiro internazionale l’attuale campione mondiale dei sommelier, Luca Martini di Arezzo accompagnato dal presidente ed organizzatore del “DiVino festival di Castelbuono” Dario Guarcello.

L’organizzazione ringrazia per la collaborazione il fotografo Angelo Restivo dell’associazione Bagnera per aver messo a disposizione foto e materiali che rendereanno la scengrafia del luogo ancora più in tema con l’oggetto della manifestazione ed informa che è gradita un’offerta libera che verrà devoluta in beneficienza.

 

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M.M
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